Rock e dintorni

Votes taken by Cuccuvascio

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    Che bello tornare qui. Ormai passo solo ogni tanto perchè i miei ascolti musicali sono poco organici e quindi non saprei articolare discorsi coerenti. In ogni caso, esistono appuntamenti con artisti come DT a cui sento di non poter mancare. Sto per ascoltare Epicloud, qualcuno l'ha già sentito? Impressioni?

    CITAZIONE (The Fisherman @ 24/12/2011, 10:56) 
    CITAZIONE (The emperor @ 25/6/2011, 19:03) 
    Tu dici? Io ho letto tantissimi pareri discordanti che vanno dalla merda più completa al capolavoro del secolo, personalmente sto ascoltando parecchio entrambi ma per il semplice fatto che faccio veramente fatica a finirli e per un disco di Devin è una novità assoluta...Deconstruction mi sembra avere dei picchi assoluti degni degli album da Ziltoid in giù ma dall'altra parte è anche lunghissimo (veramente troppo per quanto mi riguarda) e spesso le canzoni mi danno l'impressione di non saper dove andare a parare e di essere troppo slegate anche all'interno di loro stesse, tant'è che mi ritrovo a chiedere se sto ancora ascoltando la canzone da cui ero partito o una diversa

    Anche io sono rimasto abbastanza freddino.
    Due album che escono insieme, poi con quella lunghezza, mica 40 minuti l'uno, possono essere o segno di una botta incredibile di creatività o di un minimo di presunzione.
    Ecco, DT sono secoli che è iper-creativo, e alle botte di creatività ci credo fino a un certo punto. Tant'è che un lavoro di sintesi tra tutto quel materiale avrebbe giovato sicuramente. Così com'è risulta francamente ingestibile. E invece bisogna saperlo gestire e analizzare, anche mettendo da parte il timore reverenziale per un artista del genere ed i suoi illustrissimi collaboratori.

    Non so, nel lungo periodo sono rimasto sostanzialmente della stessa impressione con il procedere del tempo (anche se, come ho detto prima, non ho ascoltato in maniera organica). Forse perchè agli album lunghi ci sono grossomodo abituato. :sisi:
  2. .
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    CITAZIONE
    I Fratelli Marx (Marx Brothers) fu il gruppo comico formato dai cinque fratelli Marks (spesso anche confusi con Marx, per cui entrambe le notazioni, essendo omofoniche, sono tuttora valide), attori di vaudeville e di cinema statunitensi di origine mista Jenish ebraica.

    I fratelli Marx erano:

    * Manfred nato nel 1885 e morto infante
    * Chico - Leonard Marks (22 marzo 1887 - 11 ottobre 1961)
    * Harpo - Adolph Arthur Marks (23 novembre 1888 - 28 settembre 1964)
    * Groucho - Julius Henry Marks (2 ottobre 1890 - 19 agosto 1977)
    * Gummo - Milton Marks (23 ottobre 1892 - 21 aprile 1977)
    * Zeppo - Herbert Marks (25 febbraio 1901 - 30 novembre 1979)

    Ancora oggi i fratelli Marx sono negli Stati Uniti tra i comici più amati di tutti i tempi, per il loro umorismo così sferzante e sopra le righe, con cui hanno bersagliato l'uomo, la società, e tutte le ipocrisie che da essi scaturivano. I fratelli Marx hanno rappresentato l'urlo liberatorio dell'uomo medio, concretizzando quella lotta che egli avrebbe voluto fare alla società vanagloriosa, alle ipocrite convenzioni e alle tronfie istituzioni. Essi scherniscono il tutto grazie ad un fantastico umorismo, decisamente anarchico e surreale.

    Filmografia

    * Humor Risk - 1921
    * The Cocoanuts - Il ladro di gioielli (The Cocoanuts) - 1929
    * Animal Crackers - 1930
    * Monkey Business - Quattro folli in alto mare (Monkey Business) - 1931
    * Horse Feathers - I fratelli Marx al college (Horse Feathers) - 1932
    * La guerra lampo dei Fratelli Marx (Duck Soup) - 1933
    * Una notte all'opera (A Night at the Opera) - 1935
    * Un giorno alle corse (A Day at the Races) - 1937
    * Servizio in camera (Room Service) - 1938
    * Tre pazzi a zonzo (At the Circus) - 1939
    * I cowboys del deserto (Go West) - 1940
    * Il bazar delle follie (The Big Store) - 1941
    * Una notte a Casablanca (A Night in Casablanca) - 1946
    * Una notte sui tetti (Love Happy) - 1949
    * L'inferno ci accusa (The Story of Mankind) - 1957

    Pietre miliari della comicità. Impresicndibili nella loro produzione per chi voglia capire come si sia arrivati a certi archetipi stilistici, validi ancora oggi e che loro avevano già pensato engli anni 30.
    A questo prpoposito, la memorabile scena del tizio che per non farsi scoprire si finge immagine rilessa allos pecchio dell'altro, (ab)usata poi da qualsivoglia produzione audiovisiva a venire.
    Il film in questione è Duck Soup meglio conosciuto come La guerra lampo dei Fratelli Marx e ridicolizza la guerra (erano i tempi post depressione che preludevano alla seconda guerra mondiale) con argomenti valdi ancora oggi.
    Tant'è vero che non furono mai troppo apprezzati in patria mentre ebbero molto più successo in Europa...
    De gustibus...


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