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I Rites Of Spring nascono nel 1984 a Washington, per mano del chitarrista/cantante, nonchè principale compositore, Guy Picciotto (anche nei Fugazi). Spesso vengono considerati tra i fondatori del movimento emocore (abbreviato ai nostri giorni semplicemente in "emo"), seppure sia forse un po' azzardato definirli tali a causa innanzitutto della loro collocazione temporale (metà degli anni '80, in piena esplosione del movimento HC, a cui in parte possono essere ricondotti), ma anche per ragioni prettamente musicali: la loro musicale è troppo violenta, forse, troppo "straight-to-face", e non concede tanti spazi alla melodia.
I Rites Of Spring sono autori, purtroppo, di un solo vero LP (s/t, 1985) e di un altro EP (All Through a Life, 1987), condensati poi in un unico disco-compilation: End On End (1991). Penso che commenterò questo, dato che è l'unico ancora reperibile.
Capolavoro assoluto per quanto concerne l'emocore e non solo, End On End rielabora l'HC esploso in quegli anni, donandogli tinte malinconiche e, appunto, "emozionali". Il lavoro dei musicisti è straordinario, non tanto per tecnica fine a sè stessa, ma oerchè riescono appunto a miscelare le varie influenze della loro crescita musicale (sentiamo echi dei Punk '77, oltre ad un certo appeal Rock e quasi Dark in alcuni frangenti, oltre ovviamente all'Hardcore di scuola L.A., ma sono debitori anche di un certo capolavoro come Zen Arcade degli Husker Du) donando però al tutto un tocco decisamente personale. Chitarre spesso atonali e quasi anti-musicali, in alcuni frangenti (proprio quelle che faranno la fortuna dei Sonic Youth); vocals strazianti, quasi a voler sottolineare il malessere quotidiano, lontano dai toni sloganistici dell'HC, che verrà poi ripreso come tema principale dalle band emo successive; sezione ritmica martellante, atta ad ipnotizzare l'ascoltatore. Se ascoltiamo i dischi usciti nel periodo (non dobbiamo prendere in considerazione come anno il 1991, bensì la metà degli anni '80 in cui sono usciti l'omonimo e l'ep), possiamo constatare l'assoluta originalità della band e la bontà della musica proposta. Un disco oscuro, sofferto, che colpisce l'ascoltatore per freschezza e spontaneità. Non sorprende che il front-man e il batterista siano poi entrati nei Fugazi: i Rites Of Spring sono l'anello mancante tra questi ultimi e l'Hardcore, la congiunzione tra il Post-HC e i Minor Threat.
Edited by Alphadj - 13/8/2008, 20:10. -
Neuros.
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Aaargh End On End è uno degli album che hanno dato vita all'emo-core, insieme a band come Drive Like Jehu, Heroin o Portraits Of Past.
Per quello schifo tanto l'emo di oggi (che emo non è) e coloro che dicono che l'emo fa schifo, tsk.
Quest'album è un pugno in faccia, album perfetto dove sopra tanta violenza musicale si alzano le parole di Picciotto, fatti personali, sofferti, rabbia e lacrime.
By Design, Nude, All There Is o All Through A Life hanno fatto dato pane a chiunque nel genere.. -
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Che gruppo..che album...uno dei primi (se non il primo) album emo.core nell'accezione letterale del termine. Uno dei punti di svolta per la storia della musica. . -
-Ziggy Stardust-.
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End On End è uno degli album che preferisoc in assoluto... Di sicuro il mio disco Emocore preferito, una risposta a tutti i coglioni che, vedendo gente che si spaccia per Emo su Mtv, dice che l'Emo fà schifo! Loro sono stati grandi, seppur hanno fatto un solo, stupendo album, hanno dato vita a ciò che è uno dei generi migliori di sempre! Picciotto è troppo un grande, i suoi testi sono un immersione profondissima nei suoi sentimenti... Other Way Round, End On End, Hain's Point, All There Is.... Boh, non sò che dire oltre a capoalvori!
Anche l'Ep All Through A Life è una mazzata. -
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Arrivo lungo: tre giorni fa questo disco ha compiuto 35 (si, TRENTACINQUE) anni, ma riesce ad essere ancora avanti. Non solo tutto l'emocore viene da qui, ma possiamo tranquillamente dire che, senza questo album, i Fugazi non sarebbero mai stati quelli che conosciamo (o forse non sarebbero mai esistiti, chissà). Testimonianza vivente di quanto Guy Picciotto
sia stato importante per il rock degli anni '90.
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.Arrivo lungo: tre giorni fa questo disco ha compiuto 35 (si, TRENTACINQUE) anni, ma riesce ad essere ancora avanti. Non solo tutto l'emocore viene da qui, ma possiamo tranquillamente dire che, senza questo album, i Fugazi non sarebbero mai stati quelli che conosciamo (o forse non sarebbero mai esistiti, chissà). Testimonianza vivente di quanto Guy Picciotto
sia stato importante per il rock degli anni '90.
I Rites of Spring sembrano una versione dei Fugazi ma con l'essenzialità dei Motorhead e la velocità hc dei Bad Brains. Concordo con quanto detto da te, sia in apertura di topic che in quest'ultimo messaggio. Notevole come si parli di una band che, nonostante sia sconosciuta ai più, abbia contributo a definire degli stili sonori senza godere del blasone di altri gruppi più famosi. Se ci pensi si passa sempre dai Minor Threat ai Fugazi senza menzionare con il giusto peso i RoS. Io ci sento anche qualcosa degli Husker Du di Zen Arcade e di New Day Rising, come ad esempio nel brano For Want Of. In ogni caso questo ci permette di capire che i Fugazi ospitavano tante anime e si trattava di un progetto che vedeva una raffinazione assoluta di percorsi musicali, per creare qualcosa che fosse melodico ma allo stesso tempo ruvido..