-
IL_DIO.
User deleted
Vorrei aprire un topic su questa band, nata a Londra nel 1976, parlando di tre dischi nella loro vasta discografia.
''Pink flag'' '77
L'esordio dei Wire è uno dei classici del punk minimalista e immediato, con arrangiamenti spartani ma efficaci. Stimatissimi in inghilterra dove vanno in tour con un gruppo di giovani ragazzi emergenti: The cure. (intorno all'anno successivo.) Non a caso questo è uno dei dischi preferiti di Robert smith.
''Chair missing'' ('78)
Disco di transizione(il livello è comunque altissimo) che porta il gruppo verso atmosfere più cupe e ricercate. L'uso del sintetizzatore ne è la testimonianza.
''154'' ('79)
Copertina essenziale per uno dei capolavori del post punk/dark e del rock intero. Sound seminale per la scena gothic di allora, influente per tutto quello che sarà il rock alternativo dei '80.(I sonic youth devono qualcosa a questo disco). Del punk rimane solo l'attitudine, ora il paesaggio sonoro è fortemente oscuro e malinconico, rumoroso e decadente. IMPRESCINDIBILE
Edited by Sgabrioz - 4/6/2020, 00:54. -
superfuzz.
User deleted
Quoto più o meno tutto anche se con meno enfasi ..
Oh Close hai ascoltato "Send" (l'ultimo del 2003)??...Bello, davvero molto bello....Elettrico e "sghitarrone" come piace a me .... -
authcelestial.
User deleted
Ottima analisi, Pink Flag e 154 due dischi fondamentali. I Wire son stati il mio primo concerto "serio", quando vennero a Catania in seguito all'uscita di Send . -
IL_DIO.
User deleted
CITAZIONE (superfuzz @ 25/9/2006, 16:25)Quoto più o meno tutto anche se con meno enfasi ..
Oh Close hai ascoltato "Send" (l'ultimo del 2003)??...Bello, davvero molto bello....Elettrico e "sghitarrone" come piace a me ...
No! Ho solo i tre citati sopra..ne esistono altri validi?
Comunque me lo procuro l'ultimo. -
.
condivido però l'enfasi di 154... alla fine è quello che c entra più con la sezione... gli altri due sono ancora molto attaccati alla tradizione punk.. nonostante l'aggiunta di thorne al synt appunto..
essenziali... sia per l'ispirazione verso altre band,che come tecnica compositiva
single K.O e I Should Have Known Better sono pietre miliari arrangiate in maniera meno classica agli standard della band,eppure non snaturano il risultato...anzi... credo siano i picchi del cd...
per la reunion mi sono fermato al periodo in cui si facevano chiamare WIR. (metà anni 90)
colin è da ascoltare anche nei Githead con la moglie,la vocalist dei Minimal Compact... (fa meno danni che con le sperimentazione elettroniche ). -
ciucciuno.
User deleted
Il background dei Wire(art school) ed il periodo della loro esplosione('77) è quello di tante altre band punk di quell'epoca
Però nonostante "Pink Flag" abbia essenzilamente le caratteristiche di un disco punk(ben ventuno canzoni tirate e di bre vedurata,poche superano i due minuti) sin dall'inizio era ben chiaro pche non avevano molto in comune con quella scena da cui si staccheranno con i loro successivi dischi
"Pink Flag" rimane cmq un disco di stretta impronta "punk", ben dimostrata dai molti pezzi tirati come "12XU"(coverizzata poi dai Minor Threat)
Da "Chair Missing" in poi però è chiaro che loro sono rivolti più verso la sperimentazione(su quest'album fa comprasa anche un sintetizzatore) e quel post-punk o new-wave che di li in poi spopolerà
Quest'album contiene anche uno dei miei pezzi loro preferiti:il singolone "i am the fly"
"154"(il titolo è il numero dei concerti sostenuti fino ad allora) è secondo me il loro capolvaro, molto più cupoi rispetto agli album passati, i pezzi sono molto più lunghi e complessi. -
Stob Rodd.
User deleted
Dei wire ho ascoltato "Pink Flag" e "154" quest'ultimo mi emoziona molto.La voce è stupenda legata al loro suono che ti crea un atmosfera paticolare.Cupa e malinconica in alcuni pezzi mentre più energica in altri vedi Pink Flag.
Mi piacciono tanto!!Mi procurerò il resto..
. -
Mascara.
User deleted
Io non li avrei messi in post rock, sono un gruppo partito negli anni 70, il 1976 per essere precisi... li vedo più alt/punk.
In Pink Flag ci sono pezzi di 30, 40 secondi che sono tutt'altro che postrock.
Ma a prescindere dalle classificazioni, sempre difficili e soprattutto fini a se stesse, parliamo della musica vera e propria:
I primi tre album (1977, 78 e 79) si pongono come una reinvenzione del punk, che oramai era arrivato agli sgoccioli.
Io ho solo Pink Flag e 154, gli altri non li ho mai ascoltati, ma la band è una delle più longeve in cirolazione (l'ultimo disco credo sia del 2003), soprattutto perchè hanno una capacità di reinvertarsi ogni volta che non è da tutti, anzi, è proprio invidiabile.
Qui un'esauriente scheda, è in inglese ma dice tutto e di più.
EDIT:
non avevo notato il sottotitolo in cui si parla di postpunk, perciò ignorate le prime righe del mio messaggio. -
jonajams.
User deleted
io vi consiglio chair missing, ci sono perle di rara bellezza, con chitarre distorte e una voce ke ti entra nel cervello . -
Stob Rodd.
User deleted
Io preferisco la parte cupa della band,vedi 154 è un disco stupendo.Il loro modo di suonare mi piace molto,una band particolare. . -
Chanie.
User deleted
Devo dire che gli Wire non hanno mai saputo attaccare con me. Non saprei precisamente il perché.
Fatto sta che, a tutt'oggi, l'ascolto di 154 non mi prende. Riconosco l'importanza "storica" dell'album, però, a parte qualche pezzo ( tra cui The 15th e I Should Have Known Better ), non mi stimola ;_;. -
.
provato con Pink flag?
è questione di trovar solo la chiave guarda, io ci son stato appresso un anno.... -
.
Cosa dire di Pink Flag, del 1977?
Innanzitutto che nel 2006 è uscita una versione remastered della Parlophone, con 21 brani e si trovano delle chicche interessanti. Ventuno brani per 35 minuti, quindi potrete intuire che siamo nel punk e post punk più schietto. Perchè in quel disco i the Wire contribuirono a scrivere le regole del gioco, creando un ponte tra il coevo e nascente movimento punk '77 (buzzcocks, ramones, clash, ruts, damned, sex pistols), ma strizzando l'occhio con la new wave e con la scuola americana no wave (Violent Femmes, Television, Devo, etc.). Il tutto con una forza ed una predisposizione verso la velocità di esecuzione, l'attitudine punk e le liriche e sonorità abrasive che hanno influenzato il movimento alternative, ma anche la scena hardcore di qualche anno dopo (Black Flag, Dead Kennedys e Husker Du su tutti). Un disco davvero piacevole ed un must per gli amanti delle sonorità descritte.
Edited by Felson - 23/5/2020, 18:37. -
.
Sarebbe anche ora di completare il discorso sui The Wire, ma per adesso aggiorniamo la discografia col nuovo disco.
Mind Hive. -
.
Una sola paginetta per loro è proprio pochino effettivamente
Comunque Mind Hive bello bello, è incredibile come una band attiva da più di quarant'anni riesca ancora a tirare fuori cose così ispirate.
E il 19 giugno ne esce pure un altro, 10:20. Doveva uscire per il Record Store Day, che ovviamente è stato posticipato.
.