Mr. Bungle

ciò che apprezzo è l'uso delle percussioni in un contesto death ( anche se le chitarre sembrano black bho,probabilmente eran più comodi per una band giovanissima... )

Recensione Concerto Mr Bungle (Lunedi 4 settembre 2000, Teatro comunale Sa Illetta, Cagliari)

A prescindere dalla delusione per la defezione di John Zorn, che secondo voci metropolitane, (non so quanto fondate), avrebbe dovuto essere della serata, un concerto di Mike Patton & soci non può che essere considerato una manna dal cielo per la Sardegna, da sempre tagliata fuori per motivi logistici da tour e grandi eventi musicali. 1000 spettatori circa, uno scenario surreale e la convinzione del pubblico di assistere a un concerto immemorabile. Aspettative = realtà. La band si presenta rafforzata nel suo organico da un percussionista e da un tuttofare italiano, unico membro non statunitense, fatto sottolineato scherzosamente anche da Patton: “HA PROPRIO UNA BELLA FACCIA DE MINCHIA!!!”. Il concerto poggia sull'ultimo album California: un intelligente mix di swing, surf, elettronica, tastiere, musiche che ricordano i film più estivi di Alberto Sordi, solarità tipicamente californiana e l'abituale stramberia diventata un marchio di fabbrica di questo gruppo sgangherato. Il tutto orchestrato dal solito Patton tra urla, gestualità, scatti, salti e la sua istintiva comunicatività; fa sorridere il vago accento bolognese. Il pubblico gradisce e la band sembra divertirsi da matti. Da segnalare i 2 brani tratti da Disco Volante per l'efficacia dei nuovi arrangiamenti e la feroce cover dei Raw Power dove Patton stesso sostituisce il batterista avvalendosi della tastiera; si avete capito bene, avete presente…schiacci un tasto DISHHHH – piatti, un altro tasto TTUUUUU – grancassa, un altro ancora PPPAAAAA – rullante. Il concerto si conclude dopo 2 bis con 24000 baci: un inno alla canzonetta italiana da cui Patton si è sempre dichiarato attratto.