OFELIADORME - Sometimes it's better to wait

(2009)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    'I am a Shadow and I dwell in the catacombs which border the country of illusion hard by the dim plains of wishing'
    4747474747474747

    Group
    Member
    Posts
    22,491
    Reputation
    +2,098
    Location
    Talamasca

    Status
    Offline
    image

    Alzi la mano chi, durante la vita, non si è mai trovato a svegliarsi la mattina e porgere il primo sguardo sfocato verso un oggetto distante della propria stanza. Per quanto fosse vicino, quegli attimi di torpore son necessari al corpo per ritrovare il peso della realtà circondata dal sogno che è stato. Che ricordi appena qualche coordinata.
    Sarebbe lo sfondo adatto non solo per ascoltar questo disco, ma anche per capirne la percezione intima. Il tocco leggero che attraversa con semplicità il songwriting semiacustico della composizioni, come un alito mirato su un vetro che ti permette di appannarlo e di scriverci un qualcosa. Senza però sparire. Il pop sa legarsi ad una discreta vena alternative di graziosa efficacia, da sembrare un disco di una quindicina di anni fa, "To Wait" ha quell'intro solare e semplice che sembra uscito da "My Iron Lung EP " , con il timbro di Francesca abbastanza dinamico da allontanare troppi paragoni scomodi nel campo pop italiano. Di certo loro han una venatura più alternative nelle loro composizioni. Aggiungono soundscapes, innestano suoni e voci specifici per rafforzare il senso delle loro canzoni ( d'impatto la nebulosa "New Pieces of Science", una sorta di ballad psichedelica ammaliante o la dolcissima "The Ballad Of Bitter End" , tra il fascino degli Spherical Minds e i Sigur Ròs ,tra gli episodi più preziosi ) , con tanto di macchina da scrivere che batte il tempo come se le parole potessero realmente fungere da metronomo di una esistenza. E giunti a questo livello di padronanza dei propri mezzi, possono tranquillamente farvi passare un brano trip hop in salsa Cat Power ("6:17 pm" ) senza che voi nemmeno ve ne stiate accorgendo, con beats molto soffusi e un giro birichino . Ovviamente sanno mostrarsi in una forma di essenzialità totale ( "Bells" ) , ma la qualità degli altri brani dell'ep consiglierebbe loro di continuare a tenere lo sguardo verso quella strada particolareggiante che si stanno costruendo, usando le atmosfere soffuse con sapienza. Ne è espressione massima "This World", vero piccolo gioiello dell'album, giocata tutta di un arpeggio crescente d'intensità come il saliscendi di una mondagna russa, la ritmica a rincorrerlo affannoso , più una sublime interpretazione vocale ricca di sentimento. Roba che se ce l'avessero presentata mesi e mesi fa come fa come una composizione dei Portishead,l'avrebbero bevuta in molti.
    "alla salute!". allora, lasciatevi ubriacare.

    Myspace

    qui lo scaricate
    WWW
     
    Top
    .
0 replies since 22/6/2009, 13:33   455 views
  Share  
.